Salmon fishing in the Yemen, tratto dall'omonimo romanzo e giunto in Italia con il titolo "Il Pescatore di sogni" è una favola un po' satirica, un po' romantica, ambientata fra Londra e lo Yemen, diretta da Lasse Hallstrom e sceneggiata da Simon Beaufoy. Lo spunto narrativo è quello proposto dal titolo originale, con un punto interrogativo in aggiunta: è possibile pescare salmoni nello Yemen? La ricezione di una mail dal contenuto simile indirizzata al protagonista principale, il dottor Alfred Jones, scienziato esperto di pesca impegnato in una ricerca sui tricotteri e dipendente del Ministero della Pesca e dell’Agricoltura britannico, cambierà la vita a lui ed a una serie di altri personaggi più o meno secondari. Un uomo molto british sia nel senso dell'humor che nei modi fin troppo formali, affetto da una particolare forma di autismo che rende difficili i rapporti sociali, con un matrimonio oramai sprofondato nella noia e monotonia, una giovane assistente di una nota azienda finanziaria londinese, da poco fidanzata con un militare impegnato in Medio Oriente, un ricchissimo sceicco yemenita si incontreranno per discutere dell'idea di quest' ultimo di trapiantare migliaia di salmoni nord atlantici nello Yemen, nell'idea che la pesca possa unificare i popoli. La balzana idea sembrerà infatti a Patricia Maxwell, - Kristin Scott Thomas - responsabile dell'ufficio stampa del primo ministro britannico, un'ottima notizia da consegnare ai media ed alla popolazione per dimostrare che i rapporti fra l'Inghilterra ed i paesi medio-orientali sono buoni nonostante gli errori e le morti bianche in Afganistan.
Se la storia di fondo può sembrare balzana, va dato atto al regista, che aveva emozionato e coinvolto con belle pellicole come Chocolat e Hachiko, di riuscire a far risalire protagonisti e spettatori controcorrente, alla stregua dei salmoni indiretti protagonisti, più che attraverso la trama in sè grazie al buon cast ed alla ottima performance del protagonista maschile, un Ewan McGregor ispirato nel ruolo goffo del professore esperto di pesca che viene travolto dal torrente di emozioni legate all'impobabile avventura. Se il romanzo si basava, stando a quanto si apprende leggendo le altre recensioni, fondamentalmente sul rapporto epistolare fra i protagonisti, fra email, sms e conversazioni via chat su supporto rigidamente marcato Apple, tocca allo sceneggiatore premio Oscar per The Millionaire ricreare spazi cinematografici alla storia, grazie ad una bella fotografia ed alla scelta di luoghi, Ouarzazate e le Atlas Mountains in Marocco per gli esterni ambientati in Yemen, il maniero scozzese Ardverikie House come ambientazione della magione dello sceicco in Scozia.
Più comedy che drama, Il pescatore di sogni piace se visto come una commedia che prende spunto da situazioni tipiche dei film drammatici (la guerra, gli attentati, le crisi medio-orientali) per virare su un percorso romantico più favolistico che melenso, su paragoni volutamente forzati fra la fede religiosa e la passione per la pesca, su una satira tipicamente british ai danni di un determinato personaggio, che sia un politico o un pingue funzionario ministeriale.
Il film nel suo complesso non dispiace affatto, nonostante non sia stato un successo di pubblico e critica. Bravo Ewan McGregor, divertente nel ruolo della cinica addetto stampa del ministero Kristin Scott Thomas, discreta la bella Emily Blunt, assistente di ben altro tipo rispetto alla Emily de Il Diavolo Veste Prada.
Giudizio complessivo: @@@1/2
Se la storia di fondo può sembrare balzana, va dato atto al regista, che aveva emozionato e coinvolto con belle pellicole come Chocolat e Hachiko, di riuscire a far risalire protagonisti e spettatori controcorrente, alla stregua dei salmoni indiretti protagonisti, più che attraverso la trama in sè grazie al buon cast ed alla ottima performance del protagonista maschile, un Ewan McGregor ispirato nel ruolo goffo del professore esperto di pesca che viene travolto dal torrente di emozioni legate all'impobabile avventura. Se il romanzo si basava, stando a quanto si apprende leggendo le altre recensioni, fondamentalmente sul rapporto epistolare fra i protagonisti, fra email, sms e conversazioni via chat su supporto rigidamente marcato Apple, tocca allo sceneggiatore premio Oscar per The Millionaire ricreare spazi cinematografici alla storia, grazie ad una bella fotografia ed alla scelta di luoghi, Ouarzazate e le Atlas Mountains in Marocco per gli esterni ambientati in Yemen, il maniero scozzese Ardverikie House come ambientazione della magione dello sceicco in Scozia.
Più comedy che drama, Il pescatore di sogni piace se visto come una commedia che prende spunto da situazioni tipiche dei film drammatici (la guerra, gli attentati, le crisi medio-orientali) per virare su un percorso romantico più favolistico che melenso, su paragoni volutamente forzati fra la fede religiosa e la passione per la pesca, su una satira tipicamente british ai danni di un determinato personaggio, che sia un politico o un pingue funzionario ministeriale.
Il film nel suo complesso non dispiace affatto, nonostante non sia stato un successo di pubblico e critica. Bravo Ewan McGregor, divertente nel ruolo della cinica addetto stampa del ministero Kristin Scott Thomas, discreta la bella Emily Blunt, assistente di ben altro tipo rispetto alla Emily de Il Diavolo Veste Prada.
Giudizio complessivo: @@@1/2
1 commenti:
A priori non mi convince molto, però il cast è allettante.
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