lunedì 28 febbraio 2011

Chi ha vinto gli Oscar 2011... e chi ha perso


Nella notte degli Oscar 2011 ha trionfato Il discorso del Re (The king's speech) , non tanto per numero di statuette ricevute (quattro a fronte di ben dodici nomination) ma ma per aver portato a casa le statuette più prestigiose: miglior film, miglior regia (Tom Hooper) , miglior sceneggiatura, miglior attore protagonista (Colin Firth).  Grandi sconfitti di questa rassegna 2011 The Social Network che si deve accontentare di premi minori (miglior sceneggiatura non originale, miglior colonna sonora, miglior montaggio -meritatissimo ed annunciato questo) e il  Grinta (recensione di Cinlarella), con i fratelli Coen rimasti a bocca asciutta. 
Quattro premi Oscar per Inception (recensione su C'era una volta il cinema), ma si tratta di premi minori:  fotografia, sonoro, messaggio del suono, effetti speciali, due premi prestigiosi sono invece andati a The Fighter (miglior attore non protagonista, Christian Bale,  e miglior attrice non protagonista, Melissa Leo), mentre la statuetta per miglior attrice protagonista è andata come previsto e prevedibile a Natalie Portman per Black Swan.  Previsti anche i riconoscimenti per il miglior film d'animazione (Toy Story 3) e per il miglior film straniero (In un mondo migliore). Alice in Wonderland riceve due premi Oscar per Scenografia e costumi. 
Nella blogosfera nelle ultime ore erano stati diversi i blogger cinefili ad aver azzardato qualche previsione. Fra quelle maggiormente indovinate, con un'attenta analisi sia delle peculiarità delle singole pellicole che delle motivazioni che avrebbero portato a spingere i giurati verso una scelta piuttosto che un'altra segnalo i due bei post presenti su Pensieri Cannibali ed il toto statuetta last minute pubblicato su Eyes Wide Ciak

mercoledì 23 febbraio 2011

Habemus papam: il trailer del film di Nanni Moretti in uscita il 15 aprile 2011

E' uscito ieri l'atteso teaser trailer di "Habemus Papam", l'ultimo film di Nanni Moretti che uscirà nelle sale cinematografiche italiane nell'aprile 2011.  Rifacendosi, come suggerito da il Post, alla figura di Celestino V, il papa "che fece per viltade il gran rifiuto" stando alle parole rimaste scolpite nella memoria di tutti in quanto presenti nella divina commedia di Dante Alighieri,  Moretti affronta le preoccupazioni, le crisi ed il panico di un nuovo papa eletto ai giorni nostri, costretto a ricorrere all'aiuto di uno psicanalista.  Oltre a Moretti, che interpreta la figura dell'analista, protagonista è Michel Piccoli nei panni del papa. 
La trama, come suggerito da cineblog, è stata anticipata da alcuni giorni su L'Espresso.

sabato 19 febbraio 2011

Il cinema costerà un euro in più grazie al Milleproroghe

Come già in parte noto, nonostante diverse proteste dei rappresentanti di categoria, il biglietto del cinema dal 1 luglio 2011 fino al 31 dicembre 2013 costerà un euro in più, eccezion fatta per sale cinematografiche di comunità ecclesiali o religiose.  Qualora, come prevedibile, venga approvato il "decreto milleproroghe", gli appassionati di cinema italiani si troveranno a sborsare questa assurda tassa aggiuntiva che porterà in molte sale il prezzo del biglietto a lievitare fino a 10 euro, senza tener conto i normali incrementi previsti dagli esercenti per la visione dei film in 3D.   Stando a quanto scritto alcuni giorni fa sul Corriere della Sera questo fastidioso balzello servirà per finanziare gli sgravi fiscali per il settore.  Ovviamente contrari quanti lavorano nel settore cinematografico e, si presume, l'intera platea di cinefili e spettatori occasionali che mantiene viva l'industria cinematografica italiana.

giovedì 17 febbraio 2011

Amelia (2009): recensione del film con Hilary Swank, Richard Gere e Ewan McGregor


La leggenda, l'amore, il mistero.  Il sottotitolo posto sulle locandine del film Amelia rende bene il concetto di quali fossero le idee di chi ha ideato e prodotto questa pellicola autobiografica dedicata alla vita dell'eroina pioniera dell'aviazione civile americana, quella Amelia Earhart  che ha appassionato l'America del primo Dopoguerra e che è rimasta nella memoria di tutti. 
Diretto dalla regista indiana Mira Nair (leone d'oro per Monsoon Wedding - matrimonio indiano nel 2001), Amelia è un classico "biopic" e la fedeltà narrativa alla storia leggendaria della aviatrice è al contempo il punto di forza ed il limite di questo film. La capacità di ricostruire volti, personaggi e scene di un'epoca passata, la straordinaria somiglianza della Hilary Swank Amelia con l'originale, rendono la pellicola più simile sotto certi aspetti ad un attento documentario che a un film dal quale possano e debbano trasparire la passione e la tensione tipiche di certe imprese eroiche. Il risultato è che lo spettatore segue attentamente una trama già nota - sopratutto al pubblico americano - in attesa dell'evento finale senza mai emozionarsi davvero. 


Piace Hilary Swank, perfetta nel ruolo della giovane aviatrice grazie anche al lavoro dei truccatori. Non troppo adatto nel freddo ruolo del marito di Amelia,George Putnam, Richard Gere offre una prestazione opaca rispetto ad altri ruoli ricoperti nel recente passato. Marginale nel contesto narrativo Ewan McGregor.
Il film ha incassato in Italia poco più di un milione di euro. 

Giudizio complessivo: @@1/2


martedì 15 febbraio 2011

Il Grinta (True Grit) - trailer del film dei fratelli Coen con Jeff Bridges, Matt Damon e Josh Brolin

Fra i titoli in uscita venerdì 18 febbraio va sicuramente segnalato il western dei fratelli Coen candidato a ben 10 premi Oscar. Il Grinta (True Grit) è remake del film del 1969 con John Wayne, tratto dall'omonimo romanzo di Charles Portis e  può contare su un cast d'eccezione, dato che, oltre al protagonista Jeff Bridges, candidato all'Oscar per la sua interpretazione, figurano anche Matt Damon e Josh Brolin. Fra i produttori, oltre a Ethan e Joel Coen c'è anche Steven Spielberg.  L'interpretazione della giovanissima Hailee Steinfeld (classe 1996) le è valsa la candidatura al premio Oscar 2011 come miglior attrice non protagonista.

Penso che Il Grinta rappresenti un caso più unico che raro in quanto sia il protagonista dell'originale che quello del remake hanno ottenuto una candidatura all'Oscar come miglior attore protagonista.  Il Grinta fu infatti l'unico film con cui  John Wayne vinse il premio Oscar. 

Ecco il teaser trailer de "Il Grinta":

Da vedere anche il trailer ufficiale in lingua originale della durata di oltre due minuti, che non è al momento stato pubblicato doppiato in italiano:

lunedì 14 febbraio 2011

Immaturi: recensione e trama del film con Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Raoul Bova, Ricky Memphis


Ogniqualvolta ci si trova dinanzi a una commedia corale italiana la sensazione di fondo all'uscita  dalla sala cinematografica dopo la visione del film è che si sia persa un'occasione. Lo spunto iniziale di Immaturi è interessante, le idee sembrano non mancare. Costruire un film partendo dall'assurda raccomandata che i protagonisti ricevono in base alla quale è richiesto loro di ripetere dopo venti anni l'esame di maturità comporta ovviamente un ricorso a facili sentimenti legati ai ricordi di ognuno di un'età che diventa sempre più spensierata man mano che ci si allontana nel tempo da questa.  In Immaturi buona parte dell'originalità è persa lungo il tragitto, a causa di una trama che per forza vuole cucire storie differenti fra loro in un'unica, utilizzando clichè e luoghi comuni già fin troppo abusati nella cinematografia italiana recente.  Il risultato è che alcuni personaggi risultano un bignami del già visto, come il Piero interpretato dal pur bravo Luca Bizzarri:  lavora alla radio di notte, ha una fidanzata a cui ha raccontato  la bugia di essere sposato con figlio per non impegnarsi troppo, è un eterno Peter Pan convinto di poter piacere ancora alle ragazzine.

Questa lunga premessa va sommata alla convinzione che questa pellicola, diretta da Paolo Genovese al secondo successo di botteghino dopo l'exploit di "La Banda dei babbi Natale", riesce comunque a risultare divertente ed abbastanza piacevole per il pubblico.  Non sono rari i momenti in cui la risata è inevitabile e l'aria da "amarcord" che aleggia in tutta la pellicola aiuta causando l'immedesimazione del pubblico nei personaggi.  Per alcuni Immaturi si pone sotto diversi aspetti come film "anti-mucciniano", in quanto è ribaltato rispetto alle pellicole di Muccino l'approccio stesso dei protagonisti all'approssimarsi dei quaranta: son rimasti in massima parte scanzonati e guasconi, incorreggibilmente immaturi.  Questa, del resto, è l'altra faccia della medaglia dei trentenni e quarantenni italiani di quella già ampiamente narrata e raccontata da Muccino.

Essendo una commedia corale, più che di protagonisti si deve scrivere dei tanti co-protagonisti. Accanto ai cinque attori principali del copione (Raoul Bova, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Barbara Bobulova e Ricky Memphis) si aggiunge dapprima Paolo Kessisoglu il cui personaggio, Virgilio, è sì comprimario ma assume più volte importanza fondamentale nella narrazione e quindi una serie di figure secondarie più o meno riuscite. Perfetti nel ruolo dei genitori di Lorenzo, ancora tanto legato ai genitori da vivere con loro nel letto a castello di quand'era ragazzino, sono sia Maurizio Mattioli che Giovanna Ralli.  Nel cast figurano anche Luisa Ranieri , Alessandro Tiberi e Anita Caprioli.  Fra i cinque sopra citati va segnalata la buona performance di Luca Bizzarri, mentre Ricky Memphis appare fin troppo legnoso nel ruolo assegnato.  Come spesso accade è troppa e troppo palese la pubblicità presente in numerose scene. Dalla di

Giudizio complessivo: @@@

Il trailer del film era stato precedentemente pubblicato qui.


Di seguito è descritta parte della trama del film Immaturi

Giorgio, Francesca, Piero, Luisa e Lorenzo sono ex-compagni di classe del liceo classico Giulio Cesare (quello cantato da Venditti) di Roma. Negli anni, pur seguendo percorsi e carriere del tutto differenti, non si sono mai persi di vista. La notizia giunta dal Ministero della pubblica istruzione di un errore che rendeva nulli i propri esami di maturità (uno dei docenti aveva esercitato la professione falsificando le carte) arriva come un fulmine a ciel sereno nelle vite dei protagonisti e li costringe a riprendere in mano libri e vocabolario di greco.
Dal confronto con il passato emergeranno le difficoltà di vita del presente e probabilmente anche suggerimenti su come risolverle.


Come al solito, link a questa recensione verrà pubblicato anche nel "laboratorio napoletano".

domenica 6 febbraio 2011

Femmine contro maschi: recensione e trama del film di Fausto Brizzi con Nancy Brilli, Claudio Bisio e tanti altri


Uscito sugli schermi dei cinema italiani il 4 febbraio 2011, Femmine contro maschi è l'ideale continuazione e la reale contrapposizione di Maschi contro Femmine. L'idea di Fausto Brizzi, regista ed autore del soggetto in entrambe le pellicole, è sicuramente interessante. La capacità di realizzare due prodotti simili ed al contempo antitetici che abbiano un uguale impatto sia sulla critica che sul pubblico non ha però ottenuto, almeno secondo il parere di chi scrive, l'effetto desiderato. 
Seguendo lo schema predefinito in base al quale le comparse del primo film diventano protagonisti nel secondo e viceversa, Femmine contro maschi raccoglie il testimone dal precedente uscito nelle sale a fine ottobre 2010 ma si sviluppa secondo percorsi narrativi del tutto differenti.  Se Maschi contro femmine risultava un film discreto, con qualche scena ben congeniata e buone performance dei tanti e diversi protagonisti,  Femmine contro maschi, forse proprio a causa della differenza di spessore delle interpretazioni dei protagonisti e del continuo involontario confronto con il precedente, risulta non solo meno originale, ma anche di gran lunga meno riuscito a causa della banalizzazione di alcune tematiche.  
Va scritto che, essendo i filoni narrativi sostanzialmente paralleli, a parte qualche battuta ed alcune apparizioni istantanee, il film risulta facilmente comprensibile anche per chi non abbia visto il precedente.

Ampio e variegato il cast, con numerose comparsate e camei dei protagonisti di Maschi contro femmine (da Alessandro Preziosi a Paola Cortellesi passando per Fabio de Luigi, Nicolas Vaporidis, Chiara Fancini e Giorgia Wurth), un po' sprecata Luciana Littizzetto, divertente e discreto nell' interpretazione del benzinaio smemorato Emilio Solfrizzi.   Come si suol scrivere in gergo sportivo, strappano la sufficienza Claudio Bisio e Nancy Brilli, che si limitano ad eseguire la parte loro assegnata senza impegnarsi troppo, mentre Wilma De Angelis è un po' troppo "legnosa" nella recitazione.  Divertono a tratti Ficarra & Picone, strappando le poche risate che animano la sala cinematografica.  Poco più che una comparsa Serena Autieri. 

Il film delude le aspettative e la sensazione è che un così nutrito cast sia stato un po' sprecato.
Della colonna sonora si segnala sopratutto la canzone Vuoto a perdere cantata da Noemi e scritta da Vasco Rossi.

Giudizio complessivo: @@


Di seguito è descritta parte della trama del film

Anna è la moglie di Piero (Emilio Solfrizzi), titolare di una pompa di benzina della "ACME" tifosissimo della Juventus. Avendo costui perso la memoria in seguito ad un incidente (trauma cranico per essere sbattuto contro un palo mentre ammirava il fondoschiena di una passante, che poi altro non era che l Francesca (Sarah Felberbaum) di Maschi contro femmine), Anna (Luciana Littizzetto) ne approfitta per "formattare" il marito e trasformare un rozzo e sporco prototipo del maschio italiano tutto calcio, volgarità e birre con gli amici in un perfetto damerino, amante della musica, della letteratura e perfetto cuoco e uomo di casa. 
Rocco (Salvatore Ficarra) e Valeria (Francesca Inaudi) lavorano nella stessa scuola: lei è maestra elementare e  lui  bidello, eterno Peter Pan collezionista di figurine e soldatini, appassionato dei Beatles a tal punto da essere il leader, insieme all'inseparabile amico Michele (Picone), di una cover band dedicata ai baronetti di  Liverpool.  Il terzo filone narrativo della pellicola ruota attorno alle vicende di Marcello (Claudio Bisio) e Laura (Nancy Brilli), costretti a tornare sotto lo stesso tetto dopo essere stati separati per cinque anni per accontentare la mamma malata di lui, interpretata da Wilma De Angelis. 

Questa recensione verrà "linkata" anche su laboratorio napoletano

venerdì 4 febbraio 2011

The Millionaire (2008): recensione del film di Danny Boile con Freida Pinto

Ricevo e volentieri pubblico la recensione del film The Millionaire scritta da Daniela Persico di Incontrollabilmente Io in occasione dell'uscita nelle sale cinematografiche del film, nel lontano 2008. Ricordo che il film ha vinto, fra i tanti premi e riconoscimenti ricevuti, ben 8 premi Oscar fra cui miglior film e miglior regia.

"The millionaire", Slumdog Milionarie, del regista inglese Danny Boyle (nato al grande pubblico con il geniale "Shallow Grave", del 1994 e divenuto planetariamente famoso per "Trainspotting"), è un film eccezionale, in un certo senso quasi perfetto nella sua stroboscopica quantità di imperfezioni.
Numerossissime sono le pecche che si potrebbero trovare a questo film: la ripetitività dell'impianto narrativo, l'iperbole drammatica e catartica, l'esasperazione dei personaggi soprattutto nella fase inziale del film, quella più dolorosamente cruda e crudele, all'eccessivo gusto kitsch della scenografia (peraltro comunque voluto nel perpertuo rimando attuato alla cinematografia Bolliwodiana), ad una macroscopica incongruenza nel copione della quale non si intende bene il motivo, all'intento rossinianamente edificante, più che per aspera ad astra sembra non so neanche bene cosa.
Eppure, eppure, "The millionaire" è un forte pugno nello stomaco che poi si scioglie alla fine nella più dolce delle carezze all'anima.
Il regista coniuga un occhio panoplico sull'India e su Mumbay (da una prospettiva che potremmo definire cronachistica anche quando di primo acchito potrebbe sembrare, stante la sua incredibile durezza, iperbolica e melodrammatica: queste sono le miseria patite dall'India, nelle sue perifierie, dai suoi bambini senza nome, queste sono le vessazioni che si possano trovare mutatis mutandis a Quarto Oggiaro, così come nelle Vele e nelle favelas brasiliane), nutrito da una visuale tipica della cinematografia indiana (non a caso collabora alla regia l'indiana Loveleen Tandan, del resto il film è stato pensato anche guardando moltissimo al pubblico indiano) a suggestioni che sono e non possono che essere anglosassoni e occidentali.
Emerge qua e là, l'ironia amara dello sceneggiatore Simon Beufoy, già autore dei testi di "Full Monty"; quell'ironia tipica inglese, che si cristallizza nei dialoghi quasi fatti di singole e contrapposte battute tra Jamal e il conduttore Prem Kumar (un diabolico Amil Kapoor, che accecato dalla vanità del proprio potere ma ben si potrebbe dire dal potere della propria vanità, rappresenta l'ultima sfida che il nostro picaro deve superare dopo le mille che la sua pur giovane vita gli ha messo davanti).
Il film, tratto dal romanzo dell'indiano Vikas Swarup "Dodici Domande", è un'immensa parobola di come i puri, quelli che posson sembrare "Idioti", come il principe Myskin, sono in realtà quelli che, se non perdono la propria identità, raggiungono ciò che vogliono e anche più di quello che vogliono ("Ce l'hai fatta! Ora hai il tuo autografo!").
E così Jamal, interpretato nella sua versione adulta da un eccellente esordiente, Dev Patel che già è stato insignito di numerosi riconoscimenti, attraversa la propria penosissima Selva Oscura, senza un Virgilio, senza un Dio ("Conosco Allah e le divinità, molto bene", ricordando proprio che per un agguato intestino fra musulmani e induisti ha perso la propria mamma; ma c'è da dire che forse è Ramachandra a salvar lui e suo fratello Salim e che, in ogni caso, a seguito di quell'orrenda carneficina che cambia per sempre il corso della sua vita, Jalim incontra il suo amore, il VERO amore), senza null'altro che se stesso.
Perché sì Jamal ha una Beatrice, Latika (da adulta un'incantevole Freida Pinto) ma in realtà ben si può sostenere che sia lui a renderla tale.
Come forse è Latika a rendere Jamal il proprio salvatore, ma del cammino di quest'ultima poco sappiamo.
E così offesa dopo offesa, Jamal cammina, sempre sulla retta via e anche quando sembra perderla, in realtà, la forza del suo amore per Latika, quella bambina che ha dovuto abbandonare per la propria salvezza e perché costretto dal fratello, la "cattiva strada" non lo prenderà mai.
Perché Jamal non è di questa terra.
Perché ancora contro tutte le evidenze crede nel fratello, quel fratello che è diventato, in un sublime gioco di immagine, colui il quale egli stesso aveva ucciso. Quel fratello che ha profanato il suo più grande amore, ributtandola di nuovo nel suo mortificante (nel senso che poteva portarla alla morte della propria anima) destino.
Quel fratello che però grazie all'amore che ha nel cuore salva più di una volta Jamal e fa alla fine compiere il suo destino.
Perché sì, ci dice Danny Boyle: D)era scritto.
Ma era scritto solamente perché Jamal, e come lui ogni povero angelo caduto sulla terra, ha piegato le proprie ali e la propria testa ma non ha fatto sì che il suo stesso cuore venisse corrotto.
"Slumdog Millionaire" è un film assolutamente da vedere è un balletto Bolliwodiano che ci ricorda come il protagonista del "Processo di Kafka", il Sig. Gregor Samsa, Dante, e ognuno di noi può raggiungere il proprio paradiso.
C'è da augurarsi solo di saper riconoscore il proprio.
Jamal il suo ha saputo dal primo momento qual era.
Sia stata sua madre, una divinità o la pietà umana che ha sempre e nonostante tutto albergato nel suo cuore, ad indicarglielo, non importa.
Jamal lo sapeva.
Era scritto.

giovedì 3 febbraio 2011

Top blog cinema febbraio 2011: classifica dei migliori blog di cinema italiani secondo wikio in anteprima

Come consuetudine, ho il piacere di pubblicare in anteprima esclusiva la classifica dei primi 20 blog di cinema italiani stilata da wikio.it.  La "top blog cinema" di febbraio 2011 è da segnalare per il ritorno di "Il cinemaniaco" in seconda posizione e per l'ingresso in TOP10 di "Nuovo Cinema Locatelli", che dalla 37ma posizione balza in quinta.  Fra i primi 10 notevole anche il salto di Houssy's Movies che dalla 32ma posizione risale fino alla settima.  Altro bel "balzo in avanti" è stato compiuto da Macchie d'inchiostro, che passa dalla 22ma posizione alla 15ma, entrando in TOP20 per la prima volta.   Come al solito, link a questa classifica verrà pubblicato anche nel mio blog "laboratorio napoletano".   Chiunque voglia segnalarmi qualcosa riguardante la classifica o voglia pubblicarla sul proprio blog può contattarmi via mail.

TOP BLOG CINEMA di FEBBRAIO 2011

1cineblog
2Il Cinemaniaco
3Best Movie
4CineTivù
5NUOVO CINEMA LOCATELLI
6Cinefestival
7Houssy's Movies 2.0
8Attenti al Cine
9www.vivacinema.it
10CineZapping
11Memorie di un giovane cinefilo
12Le recensioni di robydick
13Book and Negative
14Laboratorio di cinema: recensioni ed altro
15Macchiedinchiostro.it
16Cinema
17e al cinema vacci tu
18Friday Prejudice
19100cinema
20Al Cinema
Classifica curata da Wikio

mercoledì 2 febbraio 2011

Burlesque: trailer del film con Christina Aguilera, Cher e Stanley Tucci

Arriverà nelle sale cinematografiche italiane l'11 febbraio 2011 "Burlesque", musical che ha come protagonista la nota cantante Christina Aguilera, affiancata da Cher e da Stanley Tucci. 
Il film ha vinto un Golden Globe per la migliore canzone originale (You Haven't Seen the Last of Me). Va scritto che Cher ha ottenuto per la sua performance la non propriamente amata candidatura al Razzie Award.
Nel cast figurano anche Kristen Bell, Cam Gigandet, Alan Cumming, Eric Dane.


Su cineblog è già disponibile una recensione del film.

Ecco il trailer del musical Burlesque:

nota bene

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