Julie e Julia è la storia di due donne che nella passione per la cucina hanno trovato non solo uno scopo ma anche un mezzo per migliorare la propria vita.
Ispirata a due storie vere, tratto da un libro la cui autrice è anche il personaggio protagonista del film, la trama ripercorre la strada verso il successo di due donne, Julia del 1949 e Julie del 2002, attraverso una serie di ricette di cucina francese. Julia, interpretata magistralmente da Meryl Streep, che qui ritrova come partner Stanley Tucci (Il Diavolo Veste Prada), è Julia Child, personaggio stranoto negli States, in quanto uno dei primi e più famosi volti della TV anni '60, pressochè sconosciuta da noi. Julie, interpretata dalla brava Amy Adams, che colpevolmente mi ricordo aver visto solamente nel disneyano "Come d'incanto" ma che in realtà ha già ricevuto due nomination all' Oscar, è Julie Powell, aspirante scrittrice e funzionaria governativa (anche lei), diventata famosa per il suo blog di cucina, poi diventato un libro, dedicato a Julia Child nel quale raccontava la sua personale sfida di cucinare le 524 ricette presenti sul libro-bestseller della Child in 365 giorni, a dispetto della linea e della difficoltà di reperire ingredienti di cucina francese nel Queens.
Entrambe le protagoniste si affacciano sui fornelli per evadere e fuggire alle problematiche legate alla vita quotidiana, entrambe le protagoniste scopriranno per caso di amare la cucina.
I due percorsi narrativi procedono quasi paralleli, con punti di incontro legati esclusivamente dal desiderio da parte di Julie di incontrare l'oramai anziana Julia.
Nonostante l'argomento sia un po' "ostico" per il pubblico italiano che nulla sa delle vicende della protagonista, questa commedia, grazie sopratutto alla bravura delle due protagoniste, risulta piacevole da guardare, amabile, da gustare ed assaporare piatto per piatto.
Giudizio complessivo: @@@@
Visto al Delle Palme, sala 2 ( sala piccola, schermo piccolo, posti scomodi)
Trailer:
1 commenti:
Maria Pia De Meo, solitamente bravissima doppiatrice della grande Meryl, qui non le rende merito: ascoltare la versione originale per rendersene conto.
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