sabato 3 novembre 2012

007 Skyfall: recensione del film con Daniel Craig, Judi Dench e Javier Bardem


A cinquanta anni di distanza dalla prima pellicola, James Bond torna nelle sale cinematografiche con 007 Skyfall, ad interpretarlo è per la terza volta Daniel Craig.
Non deve pertanto stupire che, in occasione di un anniversario così importante, il film sia di qualità superiore rispetto alla media e che sia il tema del pensionamento collegato a quello della resurrezione (non solo professionale) del protagonista  e del necessario rinnovamento ad essere il vero protagonista. 
Il James Bond di Craig, diretto da Sam Mendes, è infatti uno 007 stanco e provato, tentato di sparire definitivamente dalla scena per godersi una meritata pensione.
 Allo stesso modo la M di Judi Dench (magistrale ancora una volta) lotta con fierezza per ottenere l'obiettivo di lasciare l'MI6 in condizioni migliori rispetto al suo arrivo, sette pellicole fa cinematograficamente parlando, nonostante l'agenzia sia sotto attacco da parte di uno spietato nemico.
Pensione e risurrezione, giovani ed anziani, il filo conduttore dell'intera trama è quello del confronto generazionale, fra i giovani convinti di essere in grado di pensionare i propri predecessori e "vecchietti" pronti a dimostrare di essere ancora adatti al ruolo ricoperto.
Il prologo rientra nei clichè tipici dello spy movie, con una spia che fugge dopo aver rubato dati sensibili e gli agenti "buoni" che si lanciano in un inseguimento spettacolare, fra corse in moto sui tetti del bazar di Istanbul e lotte per la sopravvivenza su un treno in corsa. Il tema del conflitto generazionale è predominante fino all'entrata in scena dell'antagonista di Bond, allorquando allo scontro fra nuovi e vecchi agenti dell' MI6 si sostituisce quello fra l'agente buono, legato alla patria al punto da sacrificare se stesso e l'ex agente maledetto, ritenuto morto da anni e pronto a vendicarsi non tanto dell' MI6 intero quanto di M, vista dal deviato Raoul Silva come una madre che ha tradito il proprio figlio prediletto, piuttosto che come un capo che deve essere pronto a sacrificare un singolo agente, anche lo stesso Bond, per il bene della nazione. 

Se Daniel Craig è impeccabile nel ruolo di un James Bond redivo, quasi risorto dalla morte per tornare a servizio di Sua Maestà,  Javier Bardem offre uno dei migliori antagonisti della spia più amata e nota al mondo, un anti-Bond che agli inseguimenti preferisce gli attacchi attraverso computer e cyberspazio, un "cattivissimo" quasi da fumetto, che a molti ha ricordato un po' il Joker di Heat Ledger.
Per sconfiggerlo, Bond dovrà tornare indietro nel tempo, fino a skyfall, la tenuta di famiglia all'interno della quale il giovane James si rifugiò per giorni alla notizia della morte dei propri genitori. Per i cinquant'anni del mito c'è infatti spazio anche per una bella dose di introspezione psicologica, fatta di richiami al passato ed alla genesi stessa del personaggio.
Trattandosi di una pellicola celebrativa, 007 Skyfall è ricca di citazioni cinematografiche, a partire da quelle dedicate a James Bond stesso. La più apprezzata dai fan è sicuramente la presenza della storica Aston Martin DB5 targata BMT 21A6, già protagonista di alcuni film di 007 negli anni'60 (Goldfinger su tutti), quando James Bond era Sean Connery, o viceversa, macchina che con le mitragliatrici nascoste sotto le luci di posizione e gli uncini che fuoriuscivano dai lati, che contribuì non poco alla nascita del "mito cinematografico" di James Bond.  Per quanto riguarda le altre citazioni, sarà compito dello spettatore scoprire sia quelle palesi che quelle più velate. 

Fra i ritorni apprezzati dai fan della spia con licenza di uccidere sicuramente quello di Q, nuovo, giovane ed un bel po' nerd e di Miss Moneypenny, la segretaria di M, a dieci anni di distanza dall'ultima apparizione, interpretata adesso da Naomie Harris.



Giudizio complessivo: @@@@@
La trama completa di 007 Skyfall è disponibile su wikipedia. 

4 commenti:

Lisa Costa ha detto...

Un 007 meraviglioso! Adrenalina a non finire con ottime interpretazioni e sopratutto un'ottima regia!

Unknown ha detto...

Mi è piaciuto molto. Cast e regia adeguato ai tempi, personaggi perfetti.Mai un secondo di noia.

Valentina Orsini ha detto...

Io non condivido praticamente nulla, e questo lo avrete intuito. ;-) Per quel che mi riguarda l'infante Q e la "anonima" MoneyPenny lasciano davvero sconvolti i miei ideali cinematografici considerati in un'ottica bondiana...ma è un mio pensiero, discutibilissimo se volete. =)

Onesto e Spietato ha detto...

Un ottimo 007. Sam Mendes resetta 50 anni di storia cinematografica dell’agente segreto più famoso al mondo e dà il via, con autorialità, ad un nuovo corso. Ne parlo qui: http://goo.gl/gspFy :D

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