sabato 7 gennaio 2012

Immaturi: il viaggio - recensione del film di Paolo Genovese con Ambra Angiolini, Raoul Bova, Luca e Paolo


Complice il buon successo ottenuto da Immaturi, Paolo Genovese ripropone, come sta accadendo spesso per quanto riguarda le commedie italiane, dopo meno di un anno l'ovvio sequel: una volta conquistata a fatica la maturità è tempo di prepararsi al viaggio post-maturità. Immaturi: il viaggio, uscito nelle sale cinematografiche italiane il 4 gennaio 2012,  riprende il filo narrativo degli eventi del precedente episodio ma ancora una volta, maggiormente rispetto a quanto accaduto nel film uscito meno di un anno fa, la sensazione è che la verve comica e la bravura degli attori protagonisti sia stata sprecata per realizzare in tutta fretta un prodotto che riprendesse gli aspetti peculiari che avevano decretato il successo di Immaturi, che ha incassato oltre 15 milioni di euro al botteghino nel 2011 (fonte mymovies), perdendo però sia l'originalità legata all'episodio da cui traevano spunto gli eventi della prima pellicola (l'errore formale durante l'esame di stato e la necessità di "rifare l'esame" dopo venti anni per non vedersi invalidato il diploma) sia quell'aria da amarcord un po' vintage dovuta all'incontro degli amici dopo tanti anni. 
Immaturi: il viaggio è una commedia corale durante la cui proiezione più di una volta si ride, leggera e non noiosa, che però mai decolla davvero e mai approfondisce gli spunti interessanti, soffermandosi piuttosto sugli stereotipati luoghi comuni legati agli italiani in vacanza nelle isole greche. 
Amori, tradimenti, tentazioni, alcool, malattie, matrimoni in arrivo e finzioni.. il gruppetto degli eterni im-maturi in una settimana è messo alla prova da numerose situazioni curiosamente compromettenti, in una Paros che di giorno è incantevole località balneare e di notte il luogo di divertimento più tipico dei ventenni odierni, fra happy hour in spiaggia, baretti e discoteche.  Come spesso accade nelle commedie corali italiane, la necessità di dare il giusto spazio a tutti i protagonisti fa sì che mai davvero venga approfondito il carattere di un personaggio e che la sensazione che in fondo immatura sia proprio la pellicola, con diversi spunti lasciati là e qualche rimando alla pellicola precedente difficile da capire per chi non l'abbia vista, come la cleptomania di Francesca (Ambra Angiolini) o la finzione creata da Piero Luca Bizzarri. 
Le scene finali del film, delle quali non si scrive per non svelare in toto la trama, sono probabilmente quelle più originali e meglio riuscite dell'intera pellicola.
Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, pur bravi, non convincono in pieno. Ricky Memphis passa dall'essere un figlio bamboccione ad un fidanzatino modello, con una recitazione che è piatta come il personaggio che interpreta. Ambra Angiolini si trova ad affrontare più volte la scena da sola, sfoggiando - fra l'altro - una forma fisica invidiabile.  Dell'intero cast la miglior performance, paradossalmente, è del maturo Maurizio Mattioli, divertente e divertito nei panni del padre di Lorenzo.  Discreti gli altri. Nel cast figura anche, in un cameo, Luca Zingaretti.

Giudizio complessivo: @@1/2

Di seguito è descritta parte della trama

Una volta conseguita (nuovamente) la maturità, è tempo di organizzare il viaggio del dopo esame di stato per gli im-maturi alla volta dell'isola greca di Paros.  In cinque (Giorgio, Lorenzo, Piero, Virgilio ed Eleonora) partiranno con una nave traghetto che sembra quasi un carro bestiame ultra carico e le restanti tre (Francesca, Marta ed Eleonora) li raggiungeranno il giorno dopo. Durante la prima giornata a Paros però succederanno eventi tali da stravolgere il futuro andamento della vacanza: Piero conoscerà la giovane Gloria (interpretata da Francesca Valtorta), Virgilio verrà a conoscenza che Eleonora ha un tumore e dovrà tenere la notizia per sè, Lorenzo e Giorgio incontreranno due giovani ed avvenenti spagnole che metteranno a dura prova i loro rapporti con le rispettive moglie e fidanzata. Lorenzo in particolare si troverà, dopo aver bevuto due o tre tequila, a mantenere il sottile filo del vestitino della bella Rocio Munoz che tenderà a scomparire come quello di Charlize Theron nella celeberrima pubblicità Martini. 

Curiosità:
La locandina contiene un banale errore di fotoritocco: Raoul Bova ha ben tre mani...

5 commenti:

ilbibliofilo ha detto...

concordo: manca originalità
la ballotta dei 40enni in vacanza colleziona situazioni banali (bugie a raffica, liti e riappacificazioni...); quello che mi è sembrato più VERO è MATTIOLI, che fa di tutto perché suo figlio salvi il suo rapporto e NON TORNI A CASA

Fabrizio Reale ha detto...

Concordo su Mattioli e su tutto il resto... è vero che si ride e che il film non è mediocre, ma non è originale e ricalca troppi stereotipi... si poteva far di più..

Cannibal Kid ha detto...

considerando che il primo già mi aveva convinto ben poco (a parte un paio di personaggi non male), questo potrei detestarlo... :)

Fabrizio Reale ha detto...

probabilmente sì... conoscendo i tuoi gusti... sicuramente sì :D

Alessandra ha detto...

Mi sono rifiutata di vedere il primo per cui penso proprio che salterò sicuramente anche il secondo e gli eventuali altri capitoli...

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