sabato 2 ottobre 2010

A qualcuno piace caldo: recensione del film capolavoro di Billy Wilder con Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon

Non c'è modo migliore per omaggiare un grande del cinema scomparso da poche ore che fermarsi due ore ad ammirarlo in uno dei film più famosi in cui ha recitato. Non c'è miglior modo per ricordare Tony Curtis che guardare A qualcuno piace caldo
Partendo da alcuni richiami ai film di gangster degli anni '40 e '50 Billy Wilder confeziona una pellicola che divenne subito un classico, grazie all'estro ed alla bravura dei protagonisti principali, gli insuperabili Jack Lemmon e Tony Curtis, alla bellezza mozzafiato ed alla classe di  Marilyn Monroe ed a alcune canzoni entrate nella storia del cinema come I wanna be loved by you, già scritta tempo prima dell'uscita del film ma legata indissolubilmente a questa commedia ed all'interpretazione che ne fece la Monroe.
Girata quasi interamente nel maestoso ed elegantissimo  Hotel del Coronado  a San Diego, a dispetto della trama che collocava la scena a Miami in Florida,  A Qualcuno piace caldo è un susseguirsi di gag ed emozioni a ritmo di musica, che si distacca quasi subito da un gangster movie per diventare un classico della commedia musicale, un capolavoro che ancora oggi, a distanza di oltre cinquant'anni, è un piacere vedere e rivedere più volte. 
Marilyn Monroe preferisce le bionde - fima e impronte al Chinese Theatre
Il trio di protagonisti è ineccepibile ma non vanno dimenticate diverse figure comprimarie che contribuiscono non poco al successo della pellicola, come il multi milionario Osgood Fielding III interpretato da un ottimo Joe E. Brown, la cui battuta conclusiva del film è da antologia: quando Dafne/Jerry sulla barca che sta per portare i quattro sullo yacht e quindi in salvo cerca di far capire al miliardario che esistono degli impedimenti per il loro matrimonio ed esclama esasperato "Ma non capisci proprio niente, Osgood! Sono un uomo!", lui, con candidamente risponde "Beh, nessuno è perfetto".

Da cineteca sono in realtà molte scene del film, dalla festa notturna in treno alle prime battute di Zucchero ("sono un po' stupida, credo"), dalle prove dell'orchestra femminile alle  scene a bordo dello yacht ritenute fin troppo spinte per l'epoca, passando per le tantissime gag basate sul travestitismo obbligato dei due protagonisti.

Giudizio complessivo: @@@@@@
Per la trama, che immagino sia nota ai più. rimando alla pagina di wikipedia.



la scena finale del film da youtube:

3 commenti:

marco46 ha detto...

caro vecchio Tony, che bravissimo attore eri!!!!
e che bellissimo film era quello!!!

SuperEgoVsMe ha detto...

Che delizia di film e che belle riflessioni, bravo Fabro.
Anch'io credo che quella battuta sia la più micidiale di tutte!

Fabrizio Reale ha detto...

@ Marco: hai perfettamente ragione!

@ Daniela(superegovsme): ti ringrazio per il bel commento.

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