mercoledì 20 luglio 2011

Cars, motori ruggenti (2005): recensione del lungometraggio d'animazione Disney Pixar

Cars - motori ruggenti è il settimo lungometraggio d'animazione prodotto dalla Pixar, probabilmente non il più riuscito nè il più originale, sicuramente un bel "cartoon" per grandi e piccini appassionati del mondo a due ruote. Sono infatti diversi i riferimenti al mondo del circuito americano di corse Nascar, nonchè le partecipazioni in bulloni e pistoni di diversi piloti famosi da Michael Schumacher che interpreta se stesso, ovvero una fiammante Ferrari da Formula 1, a Mario Andretti, mentre sono diversi i piloti ad essersi prestati nel doppiaggio dei personaggi, non ultimo il nostrano Alex Zanardi nel doppiaggio italiano. 
Il vero limite di Cars è il paragone con altre pellicole Pixar: è un film divertente e piacevole da seguire, con personaggi ben caratterizzati, gli spunti di riflessione per gli adulti forse meno evidenti rispetto a un Wall-e o ad Up ma pur sempre presenti, in perfetto stile Pixar. Se il confronto anziano saggio - giovane coraggioso ma fin troppo istintivo è un classico della filmografia, piacciono il richiamo alle generazioni passate, l'amore per il vintage che tanto fa moda nonchè la critica alla frenesia della vita quotidiana attuale.
Se il protagonista indiscusso è Saetta McQueen, idolo delle folle nel film e dei bambini di tutto il mondo nella realtà, soprattutto alla luce del ritorno in sala lo scorso giugno con Cars 2,  i personaggi meglio caratterizzati sono proprio i comprimari abitanti di Radiator Springs nella contea di Carburator: dalla 500 italianissima che vende gomme al vecchio furgone in stile hippie, ognuno attrae lo spettatore e lo spinge ad immaginare un divertente alter ego in carne ed ossa.

La trama prende spunto in maniera fin troppo evidente da un film del 1991, Doc Hollywood,  che aveva come protagonista  Michael J. Fox: un personaggio famoso deve recarsi in California per firmare un contratto ma ha un contrattempo e si ritrova sperduto lungo la Route 66, causa una serie di danni in un paesino ed è condannato dal giudice locale a riparare quanto danneggiato, in prima persona in cars, attraverso servizio sociale (è un medico il protagonista di Doc Hollywood) nel film di venti anni fa.  In entrambi i casi i protagonisti incontreranno l'amore proprio lontano dalle luci della ribalta e decideranno di stabilirsi là.

Giudizio complessivo: @@@@

 

1 commenti:

Pompiere ha detto...

Mirabolante orchestra di pixel colorati, per una volta ideati e creati con la precisa intenzione di mirare alla sensibilità, “Cars” è, a mio giudizio, tecnicamente e visivamente strabiliante. Un capolavorino.

Posta un commento

nota bene

Questo sito non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge nr. 62 del 7/03/2001.
L'autore dichiara inoltre di non essere responsabile dei commenti inseriti nei post, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Le immagini ed i video presenti nel blog provengono dal web e quindi valutate di dominio pubblico. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione o per qualsiasi violazione di copyright, non avranno che da segnalarlo e l'autore provvederà alla rimozione immediata.