giovedì 17 febbraio 2011

Amelia (2009): recensione del film con Hilary Swank, Richard Gere e Ewan McGregor


La leggenda, l'amore, il mistero.  Il sottotitolo posto sulle locandine del film Amelia rende bene il concetto di quali fossero le idee di chi ha ideato e prodotto questa pellicola autobiografica dedicata alla vita dell'eroina pioniera dell'aviazione civile americana, quella Amelia Earhart  che ha appassionato l'America del primo Dopoguerra e che è rimasta nella memoria di tutti. 
Diretto dalla regista indiana Mira Nair (leone d'oro per Monsoon Wedding - matrimonio indiano nel 2001), Amelia è un classico "biopic" e la fedeltà narrativa alla storia leggendaria della aviatrice è al contempo il punto di forza ed il limite di questo film. La capacità di ricostruire volti, personaggi e scene di un'epoca passata, la straordinaria somiglianza della Hilary Swank Amelia con l'originale, rendono la pellicola più simile sotto certi aspetti ad un attento documentario che a un film dal quale possano e debbano trasparire la passione e la tensione tipiche di certe imprese eroiche. Il risultato è che lo spettatore segue attentamente una trama già nota - sopratutto al pubblico americano - in attesa dell'evento finale senza mai emozionarsi davvero. 


Piace Hilary Swank, perfetta nel ruolo della giovane aviatrice grazie anche al lavoro dei truccatori. Non troppo adatto nel freddo ruolo del marito di Amelia,George Putnam, Richard Gere offre una prestazione opaca rispetto ad altri ruoli ricoperti nel recente passato. Marginale nel contesto narrativo Ewan McGregor.
Il film ha incassato in Italia poco più di un milione di euro. 

Giudizio complessivo: @@1/2


3 commenti:

marco46 ha detto...

splendida la fotografia!
R. Gere ha l'aria molto distratta, pensa ai fatti suoi....

Fabrizio Reale ha detto...

hai perfettamente ragione

WhichMovies ha detto...

Gran bel sito vorrei essere bravo come te e avere così tanta cultura cinematografica

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