lunedì 20 giugno 2011

Le donne del 6° piano: recensione, trama e trailer del film di Philippe le Guay


Fra i salotti buoni della Parigi degli anni '60 le signore di buona società più "in" hanno alle proprie dipendenze come governanti delle proprie abitazioni delle signore spagnole, di gran lunga più in voga delle bretoni, che svolgono meglio le loro mansioni e non protestano mai con il "signore".  In  tale contesto si snoda la trama di "Le donne del sesto piano", gradevole e divertente commedia francese diretta da Philippe Le Guay, che affronta con sapiente leggerezza anche tematiche difficili come le violenze del regime di Francisco Franco e le differenze sociali.  Si tratta di una vera e propria commedia corale dove a diventare vero protagonista del film è il gruppo intero di donne spagnole ed il confronto fra la vitalità di queste, a dispetto delle difficoltà e del triste passato di molte, e la fredda e finta quotidianeità delle signore francesi loro "padrone", immerse in una routine fatta di pedicure e partite a carte, senza alcun accenno di emozioni vere e forti.  Il protagonista maschile, Jean Louis, si troverà sospeso a metà fra questi due mondi, il primo del tutto ignoto a chi, fin da bambino, era stato educato rigidamente al ruolo che avrebbe ricoperto da grande, privato di qualsiasi possibilità di decidere per sè. Saranno le donne del sesto piano a prendere il sopravvento, a diventare protagoniste con il loro modo di fare più alla mano, a far riflettere lo spettatore con stridenti confronti fra le donne della Parigi bene e loro, viste come servitrici e maltrattate financo dalla portinaia francese.  Bastano pochi minuti per comprendere quanto la questa commedia sia più indirizzata a far riflettere ed a sottolineare cosa può accadere quando due mondi del tutto differenti, una società decadente e fossilizzata sulle proprie convinzioni ed una giovane, dinamica, radicata fortemente alle proprie tradizioni sociali e religiose, piuttosto che a far sorridere lo spettatore. Se infatti talvolta si ride, grazie sopratutto alle situazioni in cui viene a trovarsi il protagonista maschile nel tentativo di aiutare le nuove amiche, durante la proiezione più volte viene spontaneo riflettere e la Parigi del 1960 può facilmente diventare la Parigi del 2011, la Roma, la Napoli, la Milano del 2011, con le comunità filippine o dello Sri-Lanka a sostituire quella spagnola descritta nel film. Lo stesso stupore con cui i ragazzini figli di papà restano perplessi dinanzi alla necessità della propria governante di recarsi la domenica, di prima mattina, in chiesa, è quello con cui i figli dei borghesi italiani possono guardare la propria governante straniera allorquando questa fa notare che di domenica, in quell'orario, è impegnata perchè deve andare a messa.

Bravo e simpatico il protagonista principale, Fabrice Luchini. Piacciono tutte le protagoniste femminili, dall'algida moglie interpretata da Sandrine Kimberlain fino alla giovane e bella spagnola Maria (l'attrice argentina naturalizzata spagnola Natalia Verbeke) passando per le divertenti Pilar (Concha Galan), la riflessiva e matura  Concepcion (Carmen Maura), la rivoluzionaria comunista Carmen (Lola Duenas).

Giudizio complessivo: @@@@

Di seguito è descritta parte della trama del film.
Il sesto piano di un palazzo del centro di Parigi è abitato da alcune signore spagnole chiamate a servire nelle case dei ricchi signori della zona.   In quello stesso palazzo, da generazioni, risiede la famiglia Jobert. Jean Louis vive là con la moglie Suzanne, mentre i due figli sono al collegio. I vari litigi con la vecchia governante, legata alla madre di Jean Louis venuta a mancare da pochi mesi, portano costei a lasciare dopo venti anni di "servizio" la casa e tornare nella natìa Bretagna. Suzanne, su suggerimento di amiche altolocate, sceglierà come nuova governante una giovane spagnola, per seguire la moda del momento. Maria, nipote di Concepcion, anche lei residente al sesto piano del palazzo insieme a Pilar, Carmen, Teresa e Dolores, si troverà quindi a risiedere in una stanzetta al sesto piano, attirando con i propri modi cortesi, la bravura nel fare l'uovo alla cocque e la capacità di svolgere il proprio lavoro con serietà ed umiltà, gli interessi e la curiosità del padrone di casa non solo verso di lei ma verso l'intera comunità spagnola legata a quel sesto piano.  Jean Louis si troverà più libero e vivo nell'aiutare e condividere pensieri ed esperienze con quelle donne spagnole, fuggite dal regime e pronte a lavori servili pur di guadagnare onestamente il proprio stipendio da donne libere, rispetto a quanto accade nella vita quotidiana, fra le mura domestiche e nei confini del proprio ambito lavorativo. 

Trailer del film 

3 commenti:

marco46 ha detto...

aggiungerei un altro tema
la simpatia che molti settentrionali (come me) provano per la spontaneità e il brio dei meridionali; Parigi sta alla Spagna come la Valpadana sta al Suditalia... niente di strano che questo film abbia incassato tanto nelle sale francesi... come è successo da noi per BENVENUTI AL SUD

Fabrizio Reale ha detto...

Sicuramente un altro tema da aggiungere. Ma hai visto il film? Mi sono perso la tua recensione ;)

marco46 ha detto...

ammesso che il mio post meriti di essere letto, l'ho pubblicato il 16 giugno

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