sabato 25 settembre 2010

Una notte al museo 2 la fuga: recensione del film con Ben Stiller, Amy Adams e Owen Wilson

Chiamato a ripetere l'enorme successo riscosso dal primo film, Una notte al Museo 2 la fuga ripropone dopo poco più di due anni lo stesso identico mix di gag comiche ed effetti speciali senza però avere più l'originalità del primo capitolo della saga ed assumendo un tono narrativo fin troppo divulgativo delle bellezze dello Smithsonian. L'espediente che permette al regista  Shawn Levy di riprendere il filo della narrazione consiste nella decisione da parte dei vertici del museo nazionale di storia naturale di sostituire le vecchie statue di cera con dei modelli più moderni, ologrammi e cose simili. Gran parte dei vecchi oggetti esposti sarà quindi spostata nei giganteschi sotterranei del famoso museo ma a guastare ogni progetto provvederà la solita scimmietta che porterà con sè la magica tavoletta di Akmen-ra capace di ridestare i morti e dar vita a tutte le statue del museo.
Al di là dello svolgimento narrativo della storia e delle gag comiche presenti, il film è di fatto un inno agli Stati Uniti d'America ed alla superiorità degli statunitensi sugli europei. In questo contesto gli eroi sono il protagonista Larry e personaggi della storia nazionale e, in questo secondo episodio ancor più che nel primo, i deus ex machina che salvano il protagonista altro non sono che due presidenti della repubblica del calibro di Abramo Lincoln e Teddy Roosevelt, interpretato nuovamente da Robin Williams. Di contro tutti i personaggi cattivi sono stranieri: dal faraone egizio Ka-mun-rah ad Al Capone, passando per Napoleone Bonaparte. 
Nel cast compaiono tutti i protagonisti del primo episodio (Ben Stiller e Owen Wilson su tutti) oltre a diverse new entry (Amy Adams, Alain Chabat e Hank Azaria).
Una nota va scritta riguardo al doppiaggio italiano: in diversi casi c'è un utilizzo del dialetto del tutto inutile ed a tratti fastidioso ed i tanti confronti fra la figura di Napoleone e quella di Berlusconi paiono ripetitivi ed eccessivi, nonchè inutili in quanto del tutto fuori contesto.
Notevoli, come nel primo film, gli effetti speciali.
giudizio complessivo: @@

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