Uscito nelle sale cinematografiche italiane il 27 ottobre, Maschi contro femmine, insieme a Femmine contro maschi, secondo episodio già programmato per il prossimo San Valentino, rappresenta l'ultima fatica come sceneggiatore e regista di Fausto Brizzi, reduce dai successi delle sue prime tre pellicole (Ex e Notte prima degli esami 1 e 2). Maschi contro femmine rientra nel canonico filone della commedia corale all'italiana, prossima più ad alcune pellicole degli anni '70 e '80 che ai cinepanettoni o ai film di Boldi degli ultimi anni., nonostante lo stesso Brizzi sia stato più volte fra i co-sceneggiatori dei film diretti da Neri Parenti. Se la necessità di dare spazio all'ampissimo cast ha prodotto una duplicazione della pellicola e crea anche solo in Maschi contro Femmine alcuni vuoti nella trama ed inutili lungaggini, va scritto che questa commedia leggera e senza pretese piace al pubblico e sono diverse le interpretazioni che convincono e superano non solo la solita mediocrità che tende a pervadere un certo tipo di pellicola ma anche la sufficienza piena.
In maschi contro femmine sono quattro le storie che in più di un'occasione si intrecciano e si sovrappongono, sopratutto dal lato “maschile”, dato che fra una partita a risiko ed una a trivial pursuit (con i marchi delle rispettive aziende produttrici bene in evidenza ovviamente) i protagonisti maschi tendono a confrontarsi ed a raccontare le proprie esperienze, fra battute e commenti tipici di un certo cameratismo sessista italico. Le donne, maltrattate, usate come oggetto, tradite e comunque innamorate, nel confronto/scontro con i propri alter ego escono trionfatrici, in quanto il regista tende a sottolineare come sappiano reagire all'avanzare dell'età e ai problemi e come siano in grado di perdonare in nome dell'unità familiare e dell'amore. Fra giovani e meno giovani, sono i primi a sfigurare ed a dare un quadro di sè eccessivo ed al contempo vuoto. Dei diversi filoni narrativi, quello che sembra inutile e che non convince è proprio il triangolo etero-lesbo fra Andrea (Nicolas Vaporidis), Marta (Chiara Francini) e la bella e sensuale Francesca (Sarah Felberbaum), con quest'ultima oggetto del contendere fra i due giovani amici.
La coralità dell'opera è del resto al contempo il punto di forza e la debolezza principale del film, dato che alcune storie avrebbero meritato maggiore spazio ed altre in realtà non aggiungono nulla al film ingolfandone la trama.
Piacevole e bravo come ultimamente capita spesso Fabio de Luigi, che insieme a Giorgia Wurth e a Lucia Ocone confeziona quello che è il miglior episodio sia per trama che per qualità di realizzazione. Brava ma un po' limitata dal ruolo Paola Cortellesi, affiancata da un Alessandro Preziosi che non convince mai pienamente nel ruolo di grande amatore un po' feticista (colleziona slip e tanga delle tantissime amanti) che, per aver ricevuto un rifiuto in amore, si ritrova impotente per un blocco psicologico.
Discrete le interpretazioni di Francesco Pannofino e Giuseppe Cederna. Da rivedere, per le motivazioni sopra espresse, i giovani del gruppo fra cui Nicolas Vaporidis e Paolo Ruffino.
Nel cast figurano anche Nancy Brilli in un ruolo alquanto autoironico, Luciana Littizzetto, Claudio Bisio e Emilio Solfrizzi che dovrebbero trovare maggiore spazio nel secondo episodio. Nell'episodio ambientato nel mondo del volley sono diversi i cameo di giocatrici famose quali Maurizia Cacciatori (che compare come telecronista ) ed Francesca Piccinini.
Giudizio complessivo: @@@
Il trailer è stato precedentemente pubblicato qui.
Il film non è adatto ai bambini per la presenza diverse scene di nudo e di sesso.
Di seguito è svelata parte della trama.
Marcello, Renato, Piero, Diego e Walter sono soliti incontrarsi per lunghe partite a Risiko o Trivial Pursuit durante le quali discutono delle proprie esperienze coniugali ed extra coniugali.
Walter, allenatore di pallavolo di una squadra di serie A femminile, è da poco diventato padre, non ha un rapporto con la moglie Monica da oltre dieci mesi ed è corteggiato assiduamente dalla bella capitano della squadra. Diego è un amatore incallito ed ama collezionare gli slip delle centinaia di amanti avute, con l'intento di "coprire" l'intero mappamondo. Piero e Marcello guardano dall'esterno le vicende degli amici, essendo già separati da tempo. Renato è innamorato da anni di una propria collega ma non trova mai il coraggio per farsi avanti.
Questa recensione verrà pubblicata anche ne il laboratorio napoletano.
In maschi contro femmine sono quattro le storie che in più di un'occasione si intrecciano e si sovrappongono, sopratutto dal lato “maschile”, dato che fra una partita a risiko ed una a trivial pursuit (con i marchi delle rispettive aziende produttrici bene in evidenza ovviamente) i protagonisti maschi tendono a confrontarsi ed a raccontare le proprie esperienze, fra battute e commenti tipici di un certo cameratismo sessista italico. Le donne, maltrattate, usate come oggetto, tradite e comunque innamorate, nel confronto/scontro con i propri alter ego escono trionfatrici, in quanto il regista tende a sottolineare come sappiano reagire all'avanzare dell'età e ai problemi e come siano in grado di perdonare in nome dell'unità familiare e dell'amore. Fra giovani e meno giovani, sono i primi a sfigurare ed a dare un quadro di sè eccessivo ed al contempo vuoto. Dei diversi filoni narrativi, quello che sembra inutile e che non convince è proprio il triangolo etero-lesbo fra Andrea (Nicolas Vaporidis), Marta (Chiara Francini) e la bella e sensuale Francesca (Sarah Felberbaum), con quest'ultima oggetto del contendere fra i due giovani amici.
La coralità dell'opera è del resto al contempo il punto di forza e la debolezza principale del film, dato che alcune storie avrebbero meritato maggiore spazio ed altre in realtà non aggiungono nulla al film ingolfandone la trama.
Piacevole e bravo come ultimamente capita spesso Fabio de Luigi, che insieme a Giorgia Wurth e a Lucia Ocone confeziona quello che è il miglior episodio sia per trama che per qualità di realizzazione. Brava ma un po' limitata dal ruolo Paola Cortellesi, affiancata da un Alessandro Preziosi che non convince mai pienamente nel ruolo di grande amatore un po' feticista (colleziona slip e tanga delle tantissime amanti) che, per aver ricevuto un rifiuto in amore, si ritrova impotente per un blocco psicologico.
Discrete le interpretazioni di Francesco Pannofino e Giuseppe Cederna. Da rivedere, per le motivazioni sopra espresse, i giovani del gruppo fra cui Nicolas Vaporidis e Paolo Ruffino.
Nel cast figurano anche Nancy Brilli in un ruolo alquanto autoironico, Luciana Littizzetto, Claudio Bisio e Emilio Solfrizzi che dovrebbero trovare maggiore spazio nel secondo episodio. Nell'episodio ambientato nel mondo del volley sono diversi i cameo di giocatrici famose quali Maurizia Cacciatori (che compare come telecronista ) ed Francesca Piccinini.
Giudizio complessivo: @@@
Il trailer è stato precedentemente pubblicato qui.
Il film non è adatto ai bambini per la presenza diverse scene di nudo e di sesso.
Di seguito è svelata parte della trama.
Marcello, Renato, Piero, Diego e Walter sono soliti incontrarsi per lunghe partite a Risiko o Trivial Pursuit durante le quali discutono delle proprie esperienze coniugali ed extra coniugali.
Walter, allenatore di pallavolo di una squadra di serie A femminile, è da poco diventato padre, non ha un rapporto con la moglie Monica da oltre dieci mesi ed è corteggiato assiduamente dalla bella capitano della squadra. Diego è un amatore incallito ed ama collezionare gli slip delle centinaia di amanti avute, con l'intento di "coprire" l'intero mappamondo. Piero e Marcello guardano dall'esterno le vicende degli amici, essendo già separati da tempo. Renato è innamorato da anni di una propria collega ma non trova mai il coraggio per farsi avanti.
Questa recensione verrà pubblicata anche ne il laboratorio napoletano.
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