Sesso, sangue e pollo fritto. Killer Joe è una pellicola sopra le righe, di quelle che difficilmente possono essere racchiuse all'interno di un genere. William Friedkin, regista, fra le altre, di due pellicole entrate nel gotha dei grandi classici di Hollywood, Il braccio violento della legge e l'Esorcista, prova a descrivere il degrado di una certa America fatta di case prefabbricate in periferia, famiglie disastrate, droga, alcool e scommesse attraverso una trama irreale, terribile, a tratti spaventosa.
Se il titolo è tutto per Joe, poliziotto di Dallas che come "secondo lavoro" fa il killer di professione, è la famiglia Smith la vera protagonista, con i suoi componenti degradati, depravati, rissosi. E' su loro che si sofferma l'obiettivo del regista, descritti come poveri di intelletto, traditori, incapaci di provare anche i più naturali e semplici sentimenti. E' la presenza dello schizofrenico Joe a far collassare l'instabile equilibrio della famiglia Smith ancor più della decisione di organizzare l'omicidio della madre dei due ragazzi, vista come una cosa quasi normale, presa senza versare una lacrima. Mentre la televisione ripete in continuazione scene degli spettacoli di giganteschi fuoristrada dalle enormi ruote, mentre un povero cane abbaia in continuazione cercando di divincolarsi le vicende di Chris e degli altri precipitano, in un crescendo di violenza e sangue.
Il film, che in America è stato proiettato con il rating NC 17, No Children 17 and Under Admitted, è uscito nelle sale cinematografiche italiane l'11 ottobre 2012 con un più che giusto "vietato ai minori di 14 anni" a causa delle scene di violenza, sesso ed ai copiosi spargimenti di sangue, oltre alle tematiche affrontate. Sono diversi i momenti in cui il sangue scorre realisticamente a fiotti ed alcune scene sono decisamente inadatte ad un pubblico facilmente impressionabile. Da non perdere, nel bene e nel male, la scena del pollo fritto.
Buona la performance di Matthew McConaughey, discreti i personaggi femminili.
Di seguito è descritta parte della trama
In una piovosa serata Chris Smith, piccolo spacciatore, bussa ferocemente sulla lamiera della casa in cui vivono padre, sorella e matrigna. Dopo essere entrato ed aver litigato con quest'ultima perchè aveva aperto la porta mezza nuda, con solo una maglietta indosso, Chris chiede al padre di uscire per discutere di alcune cose importanti. La madre, alcolizzata e drogata, le ha rubato una partita di droga ed ora il ragazzo deve restituire 6000 dollari altrimenti rischierà la vita. Avendo saputo che la madre ha un'assicurazione sulla vita di 50000 dollari la cui unica beneficiaria è la sorella Dottie, affetta apparentemente da un leggero ritardo mentale, vergine in un contesto in cui le altre donne son descritte alla stregua di prostitute. Uccidere la madre e riscuotere l'assicurazione sembra essere l'unica soluzione ed i due decidono di prendere un appuntamento con Joe Cooper, poliziotto che come secondo lavoro è solito fare il killer su commissione, bravissimo nel far sembrare che le morti siano accidentali. Al suo arrivo "killer Joe", resosi conto che i propri clienti al momento non hanno denaro, chiederà in cambio della prestazione una "caparra" come garanzia del pagamento, la bionda Dottie...
Se il titolo è tutto per Joe, poliziotto di Dallas che come "secondo lavoro" fa il killer di professione, è la famiglia Smith la vera protagonista, con i suoi componenti degradati, depravati, rissosi. E' su loro che si sofferma l'obiettivo del regista, descritti come poveri di intelletto, traditori, incapaci di provare anche i più naturali e semplici sentimenti. E' la presenza dello schizofrenico Joe a far collassare l'instabile equilibrio della famiglia Smith ancor più della decisione di organizzare l'omicidio della madre dei due ragazzi, vista come una cosa quasi normale, presa senza versare una lacrima. Mentre la televisione ripete in continuazione scene degli spettacoli di giganteschi fuoristrada dalle enormi ruote, mentre un povero cane abbaia in continuazione cercando di divincolarsi le vicende di Chris e degli altri precipitano, in un crescendo di violenza e sangue.
Il film, che in America è stato proiettato con il rating NC 17, No Children 17 and Under Admitted, è uscito nelle sale cinematografiche italiane l'11 ottobre 2012 con un più che giusto "vietato ai minori di 14 anni" a causa delle scene di violenza, sesso ed ai copiosi spargimenti di sangue, oltre alle tematiche affrontate. Sono diversi i momenti in cui il sangue scorre realisticamente a fiotti ed alcune scene sono decisamente inadatte ad un pubblico facilmente impressionabile. Da non perdere, nel bene e nel male, la scena del pollo fritto.
Buona la performance di Matthew McConaughey, discreti i personaggi femminili.
Di seguito è descritta parte della trama
In una piovosa serata Chris Smith, piccolo spacciatore, bussa ferocemente sulla lamiera della casa in cui vivono padre, sorella e matrigna. Dopo essere entrato ed aver litigato con quest'ultima perchè aveva aperto la porta mezza nuda, con solo una maglietta indosso, Chris chiede al padre di uscire per discutere di alcune cose importanti. La madre, alcolizzata e drogata, le ha rubato una partita di droga ed ora il ragazzo deve restituire 6000 dollari altrimenti rischierà la vita. Avendo saputo che la madre ha un'assicurazione sulla vita di 50000 dollari la cui unica beneficiaria è la sorella Dottie, affetta apparentemente da un leggero ritardo mentale, vergine in un contesto in cui le altre donne son descritte alla stregua di prostitute. Uccidere la madre e riscuotere l'assicurazione sembra essere l'unica soluzione ed i due decidono di prendere un appuntamento con Joe Cooper, poliziotto che come secondo lavoro è solito fare il killer su commissione, bravissimo nel far sembrare che le morti siano accidentali. Al suo arrivo "killer Joe", resosi conto che i propri clienti al momento non hanno denaro, chiederà in cambio della prestazione una "caparra" come garanzia del pagamento, la bionda Dottie...
1 commenti:
Ecco questo film mi aveva incuriosito già dal trailer ma non avevo capito se le scene di violenza fossero realistiche o alla 'tarantino'. Penso proprio che andrò a vederlo! A presto
Posta un commento