Prova a prendermi (Catch me if you can è il riuscitissimo titolo originale) rientra nel novero di quei film nati essenzialmente per intrattenere il pubblico ma che, di fatto, grazie ad un'ottima regia ed a grandi interpretazioni da parte dei protagonisti principali, diventa un piccolo classico del proprio genere. Il film è basato sulla storia vera di Frank Williams Abagnale Jr, che, scappato di casa all'età di 16 anni nel 1964, in poco meno di cinque anni riuscì a truffare decine di istituti bancari e società incassando assegni falsi ed impersonò, grazie a certificati falsi ed a falsi titoli, per due anni un pilota della Pan-am, successivamente un medico ed infine un avvocato, prima di essere catturato nel 1969 in Francia. Leonardo diCaprio interpreta magistralmente il ruolo del giovane Frank sotto la sapiente regia del grande Steven Spielberg, potendo contare su una spalla di eccezione come Tom Hanks nel ruolo dell'agente Hanratty dell' FBI che darà la caccia in giro per gli States al ragazzino truffatore.
Dopo i primi minuti attraverso i quali il regista proietta lo spettatore in un umido e ben poco rassicurante carcere francese in cui il giovane Frank è recluso dopo essere stato finalmente catturato e dal quale l'agente Hanratty sta per farlo uscire in seguito alla richiesta di estradizione per ricondurlo negli States, l'intera pellicola seguirà dal principio il racconto della vita di colui che negli anni, dopo aver scontato parte della propria condanna, sarebbe diventato uno dei principali collaboratori dell'FBI prima e delle grandi banche americane poi nella lotta alla falsificazione di assegni e certificati bancari.
Basandosi sull'idea, inculcatagli dal padre, che le persone si fidano quasi esclusivamente dell'apparenza e ripentendo più volte la frase "Sai perché gli Yankees vincono sempre? Perché gli avversari non riescono a staccare gli occhi dalle righine delle loro divise", il protagonista si cimenta in inganni sempre più elaborati, riuscendo a farla franca ed a accumulare somme di denaro ingenti per l'epoca.
Spielberg è molto attento nel gestire i tempi dell'inseguimento ed a sottolineare il percorso di crescita del minorenne Frank che passa dalla sfida, dal desiderio di ingannare il prossimo per aiutare la propria famiglia alla necessità di cercare un riparo sicuro, di crearsi una posizione stabile ed una famiglia, alla volontà di instaurare un rapporto di fiducia con il proprio incallito inseguitore.
Nonostante la durata forse leggermente eccessiva (oltre 140 minuti), il ritmo ed il piacevole scorrere della trama imposti fanno sì che lo spettatore possa intrattenersi piacevolmente senza mai annoiarsi. Il cast è di altissima qualità e va ricordato che fra le figure comprimarie figurano Jennifer Garner, all'epoca eroina della serie tv Alias, Martin Sheen, perfetto nel ruolo del quasi suocero e Christopher Walken, la cui interpretazione di Frank Abagnale Senior gli valse una nomination all'Oscar.
L'ottima colonna sonora è stata composta in buona parte dal grande John Williams, che chi scrive ritiene secondo solo al nostrano Ennio Morricone, nonostante Hollywood abbia più volte premiato il primo e solamente una volta - Oscar alla carriera - il secondo.
Sono numerose, infine, le citazioni a serie televisive e film dell'epoca in cui è ambientato il film. Frank/Leonardo apprende infatti la loquela giuridica guardando Perry Mason ed il modo di comportarsi in ospedale da Il Dottor Kildare. Si reca al cinema a guardare Agente 007 missione Goldfinger ed utilizza durante le prime truffe come pseudonimo Barry Allen, il protagonista dell' albo a fumetti della Marvel Flash.
Giudizio complessivo: @@@@
Per la trama rimando all'ampia sezione dedicata su wikipedia.
Dopo i primi minuti attraverso i quali il regista proietta lo spettatore in un umido e ben poco rassicurante carcere francese in cui il giovane Frank è recluso dopo essere stato finalmente catturato e dal quale l'agente Hanratty sta per farlo uscire in seguito alla richiesta di estradizione per ricondurlo negli States, l'intera pellicola seguirà dal principio il racconto della vita di colui che negli anni, dopo aver scontato parte della propria condanna, sarebbe diventato uno dei principali collaboratori dell'FBI prima e delle grandi banche americane poi nella lotta alla falsificazione di assegni e certificati bancari.
Basandosi sull'idea, inculcatagli dal padre, che le persone si fidano quasi esclusivamente dell'apparenza e ripentendo più volte la frase "Sai perché gli Yankees vincono sempre? Perché gli avversari non riescono a staccare gli occhi dalle righine delle loro divise", il protagonista si cimenta in inganni sempre più elaborati, riuscendo a farla franca ed a accumulare somme di denaro ingenti per l'epoca.
Spielberg è molto attento nel gestire i tempi dell'inseguimento ed a sottolineare il percorso di crescita del minorenne Frank che passa dalla sfida, dal desiderio di ingannare il prossimo per aiutare la propria famiglia alla necessità di cercare un riparo sicuro, di crearsi una posizione stabile ed una famiglia, alla volontà di instaurare un rapporto di fiducia con il proprio incallito inseguitore.
Nonostante la durata forse leggermente eccessiva (oltre 140 minuti), il ritmo ed il piacevole scorrere della trama imposti fanno sì che lo spettatore possa intrattenersi piacevolmente senza mai annoiarsi. Il cast è di altissima qualità e va ricordato che fra le figure comprimarie figurano Jennifer Garner, all'epoca eroina della serie tv Alias, Martin Sheen, perfetto nel ruolo del quasi suocero e Christopher Walken, la cui interpretazione di Frank Abagnale Senior gli valse una nomination all'Oscar.
L'ottima colonna sonora è stata composta in buona parte dal grande John Williams, che chi scrive ritiene secondo solo al nostrano Ennio Morricone, nonostante Hollywood abbia più volte premiato il primo e solamente una volta - Oscar alla carriera - il secondo.
Sono numerose, infine, le citazioni a serie televisive e film dell'epoca in cui è ambientato il film. Frank/Leonardo apprende infatti la loquela giuridica guardando Perry Mason ed il modo di comportarsi in ospedale da Il Dottor Kildare. Si reca al cinema a guardare Agente 007 missione Goldfinger ed utilizza durante le prime truffe come pseudonimo Barry Allen, il protagonista dell' albo a fumetti della Marvel Flash.
Giudizio complessivo: @@@@
Per la trama rimando all'ampia sezione dedicata su wikipedia.
2 commenti:
Manca poco alla scadenza di Provolone Valpadana Short Film Award, il concorso di cortometraggi che dà spazio alla fantasia e all'estro dei giovani registi. Per partecipare basta scrivere un soggetto per un corto di non più di 60 secondi ispirato al tema "mordi l'attimo" e caricarlo sul sito www.valpadanashorts.com entro il 31/10/2010.Una giuria di esperti selezionerà le opere migliori, le più ironiche e divertenti. Ai primi tre selezionati sarà assegnato un contributo di 1200 euro.
Per maggiori informazioni: info@valpadanashorts.com
Sara Radaelli
Provolone Valpadana Short Film Award
Via Lambruschini 36
20156 – Milano
tel: 02 713613
info@valpadanashorts.com
www.valpadanashorts.com
A me è piaciuto moltissimo. Trovo che sia un film molto poetico. E mi emoziona sempre molto, oltre ad intrattenermi alla grande.
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