giovedì 8 luglio 2010

La legge bavaglio limita la libertà di informazione ed espressione e danneggia tutti, blogger compresi

Per domani 9 luglio è stato indetto uno sciopero dei giornalisti per protestare contro la prossima approvazione di quella che è oramai famosa come legge bavaglio.  Pur condividendo in pieno le motivazioni dei giornalisti, dato che la legge sulle intercettazioni, oltre a danneggiare oltremodo l'operato della magistratura ed a costituire di fatto un enorme regalo ai delinquenti, limita e non poco il diritto di informazione, garantito dalla Costituzione Italiana, chi scrive, qualora abbia tempo ed idee, non esiterà a pubblicare un intervento anche domani, per il fondamentale motivo che un blog non è un prodotto editoriale, non è una rivista on line nè ha la pretesa e sopratutto volontà di esserlo.   
La forma di protesta che un blogger può attuare è quella di resistere (e qui vengono in mente le parole di un gruppo di blogger bellunesi, che hanno fatto della corsa e della resistenza uno stile di vita), perseverare nel dedicare attimi del proprio tempo libero ad aggiornare il proprio diario, a pubblicare i propri pensieri, a continuare a dimostrare di essere libero nell'esprimere questo o quel parere, questa o quella opinione.
Con l'approvazione della legge bavaglio verrà limitata la libertà di espressione ed opinione anche dei blogger, in quanto è prevista l'introduzione "per tutti i siti informatici" dell'obbligo di rettifica entro 48 ore dalla richiesta da parte della persona che si ritiene offesa, nei modi e nei termini simili all'intervento per cui si è chiesta la rettifica, senza che sia portata motivazione alcuna e prove di aver scritto qualche cosa che sia difforme dalla realtà.   Qualora un blogger, equiparato ad un grande editore da questa legge, non rispetti i tempi nel pubblicare la rettifica subirà una sanzione che può arrivare fino a 12.500 euro.  I rischi per i blogger, al di là della sanzione, sono molteplici e bene espressi in questo intervento pubblicato su scrittinediti.it e da quanto già l'anno scorso fatto notare dal blog di Guido Scorza.
Chi scrive auspica non solo una tardiva modifica del famigerato articolo 28 riguardante le rettifiche imposte in termini di tempo e modi a tutti, che siano quotidiani di rilevanza nazionale o blog amatoriali di semplici cittadini, ma che in parlamento si faccia in modo di individuare soluzioni tali da garantire  la privacy dei cittadini (anche se in realtà le utenze intercettate sono pochissime rispetto al totale) senza danneggiare o limitare diritti fondamentali come la libertà di opinione o quella di stampa e sopratutto senza bagnare le munizioni alle forze dell'ordine ed alla magistratura, dato che lo strumento delle intercettazioni è di fondamentale importanza per individuare i colpevoli di qualsivoglia crimine.
Un blog rappresenta una delle massime espressioni di libertà di pensiero possibili in questo scorcio di XXI secolo e troppo spesso rappresenta il principale veicolo di informazione per diversi internauti desiderosi di approfondire questa o quella tematica. 
Uno degli esempi più eclatanti di come sia più facile reperire informazioni veritiere e documentate su fatti quotidiani attraverso il circuito dei blog piuttosto che consultando i quotidiani on line è rappresentato dalla protesta dei cittadini de l'Aquila, di fatto dimenticati -fino ad ieri- dai governanti e dai giornali. Per chi frequenta la blogosfera era immediato visitare miskappa.blogspot.com, blog di una cittadina aquilana incentrato sulle vicissitudini e problematiche del post-terremoto, per conoscere, guardare e spesso ascoltare le lamentele di tutti quei cittadini che lamentano come a l'Aquila non sia ancora ricominciata una vera ricostruzione.

Questo intervento è pubblicato in tutti i blog curati dal sottoscritto: laboratorio napoletano, quelli di ingegneria meccanica e laboratorio di cinema:recensioni ed altro .

Fabrizio Reale

1 commenti:

cinemaleo ha detto...

Premio Dardos
http://cinemaleo.wordpress.com/2010/07/10/premio-dardos/

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